Città di Opera 46 – Vivisport Landriano 67
Gli Spartani ospitano la capolista Vivisport Landriano per tentare l’aggancio al vertice dopo le due ultime convincenti vittorie con Borgo San Giovanni e con ABC Crema, diretta concorrente. Partenza disastrosa: 0-4 dopo 1’ 16”, 0-7 dopo 2’54”, segniamo i primi punti dopo 5 minuti esatti (2-9)! I ragazzi appaiono contratti, poco tonici e la sensazione è che Landriano ci stia pure, involontariamente certo, tenendo in partita perché non ha la forza, o la capacità, di infliggerci il colpo del KO. Tutto il quarto si trascina così, con i nostri che non riescono a scuotersi e a combinare nulla di buono e gli ospiti che, applicandosi un minimo di più, riescono comunque con costanza a dilatare il divario: 4-13 dopo 7’10”, per poi chiudere 6-18. Con la miseria di 6 punti in attacco ci sta andando pure bene. Nel secondo quarto il livello della partita riesce addirittura a peggiorare, perché mentre il gioco del nostro attacco continua a non decollare (se nel primo quarto infatti abbiamo totalizzato 6 punti, nel secondo ne realizzeremo 8…), anche Landriano si inceppa (loro ne realizzeranno infatti solo 9). Decisamente una brutta partita. Alla sirena siamo quindi 14-27 (secondo quarto appunto 8-9). Paradossalmente, nonostante il divario di 13 punti, e pur non riuscendo mai ad trovare almeno un paio di giocate consecutive che ci esaltino e che accendano la nostra miccia, siamo ancora in partita.
Nel terzo quarto Landriano si schiera a zona, anche forse per conservare un po’ le forze visto che praticamente disputerà l’intero incontro schierando solo 6 giocatori, optando per una 1-3-1 un po’ camuffata. Nonostante facciamo fatica a leggere la nuova situazione, con i nostri play che spesso restano ingabbiati all’altezza della lunetta, vinciamo il quarto 15 a 13 (segnando quindi più punti in questo quarto che in tutto il primo tempo), ma è davvero troppo poco per parlare di rimonta o di partita veramente riaperta. Il potenziale per farlo ci sarebbe, o per lo meno la sensazione dalla panchina è questa, ma ci manca la forza per dare continuità alle nostre giocate, sia in difesa che in attacco. Lo spirito della squadra, quindi, non si “esalta”, e non riusciamo quindi ad innescare un vero break per riaprire davvero l’incontro. Terza sirena sul 29-40 Nell’ultimo quarto, con Landriano ormai definitivamente a zona, rosicchiamo inizialmente un altro punticino, raggiungendo la soglia psicologica del -10 (33-43 dopo 1’25”). Sarebbe il momento giusto per provarci davvero. Purtroppo non riusciamo invece ad andare oltre e anzi, con il passare dei minuti ci scoraggiamo e ci innervosiamo ulteriormente. Deponiamo praticamente le armi, e negli ultimi minuti gli ospiti sono anche abili a sfruttare cinicamente la nostra virtuale bandiera bianca, infliggendoci un divario significativo che sarà difficile da rimediare nella partita di ritorno nell’ottica di una eventuale classifica avulsa. Finisce quindi con una autentica punizione (-21), sul 46-67 (ultimo quarto 17-27).
Partita strana dei nostri Spartani, soprattutto se si confronta con le ultime recenti prestazioni nel torneo FIP. Siamo apparsi apatici, forse addirittura svogliati, certamente poco maturi. Probabilmente è una sconfitta che ci costerà carissima visto che per accedere al tabellone dei playoff conta solo il primo posto, ora molto lontano. Ma oltre a discorsi di classifica, che in questo momento appaiono decisamente secondari, la mia sensazione è quella di aver visto una partita dove, se fossimo riusciti a giocare almeno per un paio di quarti secondo i nostri “normali” standard, saremmo certamente stati all’altezza dei nostri avversari. Landriano ha vinto con merito, sia chiaro, è sempre stata avanti e non ci ha mai fatto rientrare. Quello che ho percepito e che intendo dire è che, a sensazione, non abbia nemmeno dovuto fare molta fatica per vincere la partita, perché noi, semplicemente, “non ci siamo stati”. Servirà un rapido reset generale per affrontare il prossimo incontro, in programma ancora in Nenni giovedì 2 marzo alle 20:30 contro Dresano. Forza Spartani!