Sport Promotion 58-Here You Can 63
Incontro “di cartello” nella tensostruttura di via Nenni, dove i ragazzi guidati da coach Aldegheri ospitano la capolista Here You Can. Gli Spartani sono chiamati a provare a riscattare la netta e dolorosa sconfitta dell’andata, che ci aveva visti umiliati di oltre 40 punti. Inizio in salita e dopo 1’42” siamo già ad inseguire dopo un netto 0-5. Il timeout prontamente chiamato serve solo in parte a risvegliare i gialloblu dalla letargia iniziale: dopo 4’12” i pavesi allungano ancora portandosi sul 2-10, dominando sotto le plance con i loro numerosi giocatori lunghi ed atletici. Il primo quarto si chiude 6-16. Se tutto sommato siamo riusciti a limitare abbastanza l’attacco avversario, nonostante la loro fisicità nettamente superiore, di contro il nostro approccio offensivo è davvero troppo timido, con i ragazzi che si rifugiano solo nel tiro da fuori e rinunciano ad attaccare il ferro come invece li esorta il nostro coach. Il secondo quarto inizia con un altro piglio e un nostro minibreak di 4-0 in 43” accorcia un po’ le distanze (-6 sul 10-16) e soprattutto ci restituisce un po’ di morale. I nostri prendono coraggio e cominciano con successo ad attaccare anche il pitturato. Ora l’incontro è molto più equilibrato e per tutto il periodo gli Spartani riescono a restare in partita, con il divario che resta costantemente fra i 6 e i 7 punti di svantaggio: 13-19 dopo 3’42”, 19-25 dopo 6’09”. La situazione non cambia fino all’intervallo, che si chiude 24-31 (con un buon quarto vinto dagli Spartani 18 a 15).
Il terzo quarto ricomincia con lo stesso starting five spartano, ma questa volta i nostri ragazzi sono molto più convinti e fiduciosi. Questa volta il break a zero è infatti per noi e con un ottimo 7 a 0 nei primi 3’13” ci portiamo in perfetta parità: 31-31. Molto bene. Lo sforzo compiuto per rientrare però ci costa caro e siamo di nuovo un po’ piantati sui pedali. I pavesi (tutti 1999) la mettono sul fisico e ci assediano sotto i nostri tabelloni dove concediamo diversi secondi e anche terzi tiri. Here You Can così riesce nuovamente a riallungare a +5 dopo 4’56” (31-36) e poi a +10 dopo 6’10” (31-41). Tutto da rifare. Il quarto si chiude con il massimo vantaggio pavese a +12 sul 36-48 (terzo quarto 12-17). Sembra tutto finito, anche perché nei primi 2 minuti dell’ultimo quarto gli ospiti danno la sensazione di riuscire a controllare l’incontro, rimando a +11 sul 39-50. Ma gli Spartani non mollano e hanno la forza di combattere duramente sotto le plance a rimbalzo con i propri lunghi, nonostante la differenza di centimetri, mentre le nostre guardie si occupano di portarci punti in attacco, alternando buone penetrazioni a qualche bomba da 3. Dopo 3’43” recuperiamo a -8 (43-51), poi a -6 dopo 5’17” (47-53) ed ancora -4 dopo 6’07” (49-53). Negli ultimi 4 minuti Here You Can ci teme, al punto che il loro allenatore è costretto a non togliere praticamente mai il loro lungo migliore (uscito e rimesso subito in campo dopo soli 10 secondi ed autore di 34 punti…) ed arriva addirittura a chiamare 2 timeout consecutivi per chiarire bene le idee ai propri giocatori. Finisce 58-63 (con l’ultimo quarto a nostro favore per 22 a 15).
L’orgoglio purtroppo non ci è bastato per completare la bella rimonta, ma possiamo essere orgogliosi della prestazione dei nostri ragazzi, che hanno saputo reagire almeno due volte e hanno decisamente riscattato la vergognosa prestazione dell’andata. Battere la capolista sarebbe stato un gran colpo, sia per il nostro morale che, soprattutto, per la nostra classifica che ci vede ancora rincorrere il quarto posto utile in lotta con Schuster per l’accesso alla fase Gold. Le nostre residue speranze sono affidate agli ultimi due decisivi incontri di questa fase, contro CSC Corsico e Niguardese, attualmente terza e seconda in classifica. Sarà durissima, ma se riusciremo a riproporre lo spirito messo in campo questa sera, ci si può provare. La prima di queste due “finali” sarà in trasferta domenica 12 febbraio a Corsico in via Caboto 1 contro CSC, con inizio alle 20:15. Forza Spartani, proviamoci fino in fondo.